Rotture LCA, donne più predisposte
Redazione OrthoAcademy Ginocchio
I ricercatori delle Duke hanno utilizzato le immagini ottenute con la risonanza magnetica, algoritmi informatici e modellazione 3D per ricostruire i meccanismi di rottura di Lca in 30 persone. Le cause sembrano essere le stesse per uomini e donne
Credit: Louis DeFrate/Duke University
Anche se le donne hanno una probabilità da due o quattro volte maggiore rispetto agli uomini di incorrere in una rottura del legamento crociato anteriore (Lca) del ginocchio, le cause di questo infortunio non sono diverse tra i due sessi, come mostrano le ultime ricerche provenienti dalla Duke Health, un centro che si occupa di salute dal 1998.
I risultati destano una certa sorpresa, visto che gli studi precedenti suggerivano un diverso schema di movimento delle ginocchia, mentre il team di Louis DeFrateindica che le lesioni all’Lca si verificano allo stesso modo negli uomini e nelle donne.
Le scoperte, pubblicate sull’American Journal of Sports Medicine, sono il risultato di un esame condotto sulle ginocchia con rottura del legamento crociato di 15 uomini e 15 donne. Anche se si tratta di un campione numericamente modesto, l’analisi si è svolta in modo più rigoroso rispetto agli studi condotti in precedenza, che per lo più si erano limitati a intervistare i pazienti riguardo alle cause e alle modalità con cui si era prodotto il trauma o a osservare video. «Ma è difficile determinare la posizione precisa del ginocchio e il momento esatto della rottura attraverso la visione di un filmato», afferma DeFrate, che riferisce di aver seguito una metodologia più oggettiva: «abbiamo usato le scansioni di risonanza magnetica ottenute entro un mese dall’infortunio e identificato la contusione prodotta sulla superficie delle due grandi ossa, femore e tibia, che collidono quando si produce la rottura del legamento; successivamente abbiamo sottoposto le immagini a un sistema di modellazione 3D con algoritmi messi a punto appositamente per ricostruire la posizione del ginocchio al momento del trauma».
Le lesioni del crociato anteriore hanno un impatto molto forte e talvolta mettono fine alla carriera agonistica degli atleti; inoltre, al di là delle conseguenze immediate, aumentano decisamente le probabilità di sviluppo di artrosi precoce. Allenatori e società sportive hanno così avviato numerosi programmi di prevenzione fondati essenzialmente sul rafforzamento muscolare e sull’insegnamento di tecniche corrette di atterraggio dopo un salto, ma l’incidenza di questi infortuni resta elevata.
«Per sviluppare strategie migliori di trattamento e di prevenzione, abbiamo bisogno di una chiara comprensione di quali movimenti sono dannosi per gli atleti – dice DeFrate – e il nostro studio indica ad esempio che l’atterraggio a gamba tesa è particolarmente rischioso sia per gli uomini che per le donne».
È da circa dieci anni che il professore conduce ricerche su questo argomento e il suo lavoro ha anche dato origine ad alcune controversie; secondo DeFrate, infatti, le tecniche chirurgiche normalmente utilizzate per ricostruire l’Lca sono improprie: «è come guidare un’automobile con i pneumatici disallineati; si producono lesioni più gravi e si accelera il processo di osteoartrosi».
Il professore ha dunque lavorato in stretta collaborazione con gli ortopedici della Duke University per migliorare le tecniche chirurgiche e questo lo ha portato a ottenere, un paio di anni fa, il Kappa Delta Young Investigator Award da parte dell’Accademia americana dei chirurghi ortopedici, il più importante premio per la ricerca nel settore.
Giampiero Pilat
Giornalista Tabloid di Ortopedia